CON DONZEL PER LA VALLE D’AOSTA
Ambiente, Innovazione, Lavoro
La costituzione del Partito Democratico per la Valle d’Aosta è una necessità e una opportunità straordinaria per tutte le forze del cambiamento e del rinnovamento a partire dal centrosinistra. La società valdostana sollecita l’assunzione piena da parte della politica dell’obiettivo di una nuova stagione, quella dell’innovazione dell’agire politico nei metodi e nei contenuti. Su questo si gioca la sfida per costruire un partito nuovo che sappia guardare al bene comune, all’interesse generale, alla coesione sociale.
L’appello di Raimondo Davide Donzel per costruire il Partito Democratico attraverso un processo che punti ad “ unire le culture e le forze riformiste della nostra Regione…. a superare la parzialità e l’insufficienza di ognuna di esse e di ognuno di noi… a dar vita ad una forza plurale attraverso non il semplice accostamento, ma una creazione nuova” deve tradursi in una precisa assunzione di responsabilità per quanti alla politica attribuiscono il compito e la funzione di tradurre in obiettivi perseguibili e realizzabili le idee, i valori e i programmi avviati in questi anni, a partire dall’esperienza dell’Ulivo e dei raggruppamenti territoriali e “tematici” che sono sorti per dare voce ad un progetto di cambiamento e di trasformazione della nostra Regione come l’Alleanza Autonomista Progressista.
E’ a partire da questa esperienza che molti temi che interessano la vita di ciascuno di noi hanno cessato di essere marginali e settoriali e hanno fatto irruzione nel dibattito politico.
Le questioni legate all’ambiente, alla qualità ed alla sostenibilità dello sviluppo, al governo dei territori, quelle legate al lavoro, alla lotta contro la precarietà e per il diritto al futuro, alla centralità della conoscenza ed alla qualità dei percorsi formativi, si presentano, oggi, nella loro interconnessione e come elementi strettamente interdipendenti.
Questo vale per la società italiana, ma trova una sua particolare specificità in Valle d’Aosta dove si segnala con forza la necessità di innovare in campi diversi, senza disperdere i tratti distintivi di una lunga esperienza di partiti democratici che ha garantito sviluppo e coesione sociale.
Il sostegno della lista Con Donzel per la Valle d’Aosta a Raimondo Davide Donzel quale futuro leader del Partito Democratico Valdostano e il suo forte impulso a promuoverla rappresentano, insieme, un punto essenziale di questo progetto: la condivisione piena di una comune impostazione sui punti ideali e programmatici che dovrà caratterizzare il partito nuovo. La lista è poi un contributo a realizzare quella sintesi nuova e più forte tra società e politica, che è uno dei fondamenti ispiratori del Pd, a partire dai territori della nostra regione, valorizzando le forze che ne rappresentano significative componenti politiche, sociali, culturali, nel quadro di un modello di partito nazionale, federativo, radicato nella società e nel territorio.
Ambiente e migrazioni, precarietà e innovazione, welfare, sostenibilità e sicurezza, una nuova etica nella politica: sono gli interrogativi, le sfide di frontiera della politica, nel lavoro e sul territorio, sul piano locale e su quello globale. La politica sembra non farcela, la democrazia appare in affanno a fronte delle aspettative dei cittadini e ancor più dei giovani.
La forza enorme acquisita dalla finanza regionale e dalla sua gestione da parte di un partito regionalista ha concentrato risorse e poteri fuori delle istituzioni democratiche, lontano dagli elettori, ma anche dalle assemblee elettive. I tradizionali protagonisti della politica Valdostana e le forme consolidate della democrazia sono spiazzati e spinti verso l’auto referenza. Cittadini e gruppi sociali sono lasciati soli in una giungla dove la forza conta più della ragione e del diritto.
Il Pd nasce per reinterpretare e far rivivere più pienamente la democrazia nella società regionale plasmata dall’informazione, dalla finanza e dalle migrazioni che si fanno sempre più evidenti, minacciata da un riscaldamento non eco compatibile, dai pericoli del fondamentalismo politico imperante, contro i rischi di una ingiustizia sociale sempre più pervasiva.
Si tratta quindi di un progetto che va oltre questa fase della costituzione del Pd, coincidente con la elezione dei delegati all’assemblea costituente nazionale e la scelta del Segretario.
Il primo obiettivo che ci proponiamo è quello di favorire la partecipazione al voto del 14 ottobre e la scelta di promuovere la lista Con Donzel per la Valle d’Aosta rappresenta una opportunità in più per tutti. Abbiamo scelto di metterci in gioco a sostegno di Raimondo Davide Donzel con una assunzione diretta di responsabilità con l’intento di allargare l’impegno politico di tante giovani donne e uomini che avvertono la necessità di essere protagonisti, di far sentire la propria voce, raccogliendo il contributo di quanti, anche partendo da temi specifici, hanno trovato le motivazioni per impegnarsi politicamente in un progetto che attiene al nostro comune futuro.
Vogliamo concorrere alla costruzione del Pd proponendo un’alleanza inedita tra diverse culture politiche, nuove sensibilità e nuove ”identità“ che intrecciano, attraverso l’innovazione in tutti i settori, la scelta strategica della qualità sociale ed ambientale dello sviluppo. Vogliamo andare oltre i Ds, la Margherita e Alé Vallée a cui va comunque riconosciuto il coraggio e il merito di aver promosso questa straordinaria opportunità.
Scelta che si concretizza nell’affermazione piena dei diritti di cittadinanza, della qualità e della stabilità del lavoro, nelle sue diverse espressioni, nella promozione di più ampie opportunità per le nuove generazioni, nel sostegno alla ricerca e alla diffusione del sapere, essenziali per la coesione sociale e lo sviluppo economico fondato sulla tutela e valorizzazione delle risorse naturali.
Lo sviluppo sostenibile è il terreno di iniziativa politica e programmatica più importante che sta di fronte al Pd. In questa chiave, la qualità ambientale di città e territori è fattore cruciale del benessere economico e sociale ed è uno dei motori dell’innovazione scientifica e tecnologica, promotore di nuovi stili di vita e di una più elevata qualità del lavoro.
Lo sviluppo sostenibile rappresenta anche una necessità per la nostra salute, non meno che per la salute della nostra Regione. La terra rischia di soffocare sotto la coltre dei gas di serra. I nostri polmoni respirano inquinanti non meno soffocanti. Anche in conseguenza delle sfavorevoli condizioni meteo climatiche, a causa dell’alta densità dell’insediamento abitativo di Aosta e dell’alto tasso di motorizzazione privata. Ecco perché un partito che voglia dirsi autenticamente e radicalmente riformista, non può non avere al centro l'ambiente e la tutela della nostra salute, a partire dagli ambienti di vita e di lavoro per un sistema turistico da migliorare e sviluppare.
Vogliamo, con Donzel “una società dove la precarietà non sia la regola, dove non sia l’incertezza a segnare e ferire la vita delle persone. E’ la lotta alla precarietà, la grande frontiera che il Pd ha davanti a sé”.
Vogliamo contribuire ad un rafforzamento dell’Autonomia regionale intesa quindi come responsabilità e condizione per l’affermazione e l’estensione dei diritti e non strumento per la gestione dei privilegi.
Nel partito nuovo che si va a costruire intendiamo avanzare alcune regole capaci di far crescere democrazia e partecipazione e avvicinare in tal modo i cittadini alla politica.
Il metodo dell’elezione diretta adottato per scegliere il segretario nazionale e regionale va esteso anche al livello regionale del partito. Nel caso delle massime cariche monocratiche di governo locale e nazionale (Sindaci, Governatori di regione, Presidente del Consiglio) le candidate/i candidati del Partito Democratico a tali cariche andranno scelti utilizzando lo strumento delle primarie. Se sarà riapprovata dal Parlamento una legge elettorale maggioritaria, al fine di garantire legame col territorio delle elette/degli eletti, si ricorrerà alle primarie anche per scegliere la candidata/il candidato di ciascun collegio.
Per assicurare la parità nella rappresentanza di genere, nella composizione delle liste per gli organismi elettivi assembleari (Camera, Senato, Regione, Comune) va rispettato il principio - adottato nel regolamento per l’elezione delle assemblee costituenti (nazionale e regionali) - “50 e 50”, con numero pari di capolista donne e uomini. Anche negli organismi dirigenti del partito varrà il principio 50 e 50.
Il Partito Democratico deve impegnarsi a promuovere tutte le iniziative atte a ridurre i costi della politica (senza ridurre gli spazi di democrazia), a partire dal non aumento del numero dei componenti l’assemblea regionale e da una verifica su tutti gli enti di seconda nomina finalizzata alla loro diminuzione e alla nomina di consigli d’amministrazione snelli ed essenziali.
Va garantita la massima trasparenza e pubblicizzazione dei bilanci del Partito.
Il Partito Democratico dovrà avere una struttura federale e fare politica a partire dalle specifiche esigenze dei territori. Il rapporto tra la federazione nazionale e le federazioni regionali del partito dovrà essere improntato al principio della sussidiarietà.
(Carmela FONTANA, Emilio Martino ZAMBON, Giovanna ZANCHI, Filippo COSTA, Erika GUICHARDAZ, Giulio CAPPA, Silvia NICCO, Luciano BOCCAZZI, Rachida ADLANI, Matteo TRIPODI, Rosa Anna DOMENIGHINI, Claudio CALI', Anastasia PANTISANO, Martino DUBLANC, Cristina FOGLIATO, Giovanni SANDRI)
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