Area democratica: uomini o burattini
Intervengo sulle pagine del Travail – e non altrove dove la provocazione su una presunta manovrabilità degli uomini, delle donne e dei giovani di Area democratica è stata lanciata – perché ritengo sia giusto approfondire tale questione proprio sul giornale del nostro partito.
Ci sono due modi per togliere credibilità a un gruppo di persone che si affaccia sulla scena del confronto democratico. Il primo allude al tradizionale proverbio del soffocare il bambino nella culla. La strategia più usata è quella del silenzio, in particolare mediatico. Se nessuno parla di Area democratica, le idee e i programmi dei suoi aderenti non esistono.
Mi pare che la tenacia di chi ha promosso Area democratica sia tale da sventare, almeno sulle prime, questo inconveniente contrario al principio del pluralismo, sempre più indispensabile al nostro partito per evolvere in una forza di maggiore rappresentanza.
Il secondo è quello, assai poco nobile, di diffamare o sminuire chi si comporta da cittadino e cerca di partecipare con le sue idealità, con le sue piccole energie, ed anche coi suoi limiti, alla vita pubblica. La strategia migliore, nel caso in cui nessuno abbia mai subito condanne e sia integerrimo dal punto di vista professionale, è quella di alludere a presunti manovratori misteriosi (e naturalmente pericolosi) che tirerebbero le fila di ingenui compagni-burattini.
Replico – senza animosità alcuna – che alcuni compagni dell’Area democratica non erano considerati burattini quando vennero nominati membri della Direzione del partito. O già allora si pensava di manovrarli a piacimento? Mi piace pensare che quei burattini siano diventati dei piccoli Pinocchio senza fili che finalmente scappano da tutte le parti, ormai divenuti bambini e dunque liberi.
Infine sarebbe opportuno che coloro che ritengono di conoscere il burattinaio Mangiafuoco rendano pubblico se abita ancora in avenue des Maquisards o si è trasferito in rue de Tillier o in rue de Maistre; così gli ingenui compagni di Area democratica saprebbero dove andare a ritirare le veline dei loro interventi.
Fuor di metafora, per noi dell’Area democratica – al contrario (ed è per questo che siamo nati) – sarebbe importante ricominciare, con molta umiltà, dalle stanzette di corso Battaglione Aosta e dalle nostre sezioni sul territorio a costruire delle linee programmatiche discusse e condivise all’interno del partito (con la fatica che ciò comporta), e chiare anche all’esterno, ai cittadini, per riprenderci la nostra autonomia di pensiero e di elaborazione.
Raimondo Davide Donzel
2 commenti:
Buongiorno a tutti,
con un po’ di imbarazzo scrivo il mio primo post ma non poteva esserci occasione migliore che commentare questo articolo di Donzel.
Ringrazio gli amici di Area Democratica per il grande lavoro che stanno svolgendo.
Confrontarsi sui temi più disparati, discutere senza sentirsi mai inferiori ma soprattutto poter parlare e dare spazio e voce anche ai giovani è sicuramente un gran bel risultato.
Provo grande ammirazione per le persone che, segnalando vari articoli o siti, stanno sollecitando il dialogo.
Mi devo ricredere ache su coloro che, vista la loro carica politica, danno spiegazioni e mi rendono partecipe di quanto sta avvenendo a livello comunale e/o regionale.
Spesse volte leggendo i giornali non riesco a capire la vera natura degli avvenimenti e il dialogo e il confronto è indispensabile per non creare incomprensioni.
Per quello che riguarda invece la denuncia fatta posso affermare con assoluta tranquillità di non sentirmi assolutamente manovrata da niente e da nessuno e mi farebbe piacere che le persone che pensano il contrario anziché sparare a zero iniziassero a partecipare allo spazio democratico all’interno del forum.
Chissà che anche loro come me non possano ricredersi......
Con sincerità.
Francia, Versailles, XVIII secolo. Nel 1755 nasce una bellissima bambina in casa Jarjayes. Il Generale omonimo rifiutando l'idea di non poter avere un erede maschio
Eternamente combattuta nel suo doppio ruolo non riuscirà ad impedire al suo Cuore di Donna di innamorarsi. Corteggiata ed invidiata da donne e uomini affascinati da tanto coraggio e bellezza. Incontrerà personaggi, più o meno importanti, a corte e fuori. Sventerà congiure contro la Famiglia Reale incrementando il proprio valore come militare.
Sullo sfondo i poveri parigini insorgono nel vedersi prosciugare i pochi averi dai capricci di un'immatura Regina. Oscar tenta inutilmente di rinnegare per sempre il suo passato di donna, e proprio quando la sua decisione sembra inoppugnabile, il suo istinto femminile prende il sopravvento e la sua vita una svolta incontrollabile.
Proprio come la Francia in cui nuovi pensieri, nuovi sogni, prendono forma abbattendo le vecchie barriere ideologiche."Libertà, Fratellanza, Eguaglianza" è questo il grido unanime. Libertà di amare, di esserci. Di essere un popolo, un uomo, una donna...
Cara Lady Oscar vorrei riportare questo tuo messaggio sul Forum di AREA DEMOCRATICA e nel contempo invitarti ad iscrivere il tuo nome e partecipare attivamente su quel luogo che noi riteniamo deputato alla discussione. Dunque Lady Oscar, nessun imbarazzo... ti attendiamo in compagnia della tua spada molto raffinata.
giorgio.b
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