giovedì 11 ottobre 2007

Liste "Ambiente, Innovazione, Lavoro".

Lista Regionale
"Con Donzel per la Valle d'Aosta. Ambiente, Innovazione, Lavoro."



Lista Nazionale
"Con Veltroni. Ambiente, Innovazione, Lavoro."


1 commento:

giorgio.b ha detto...

Caro Raimondo

Ti scrivo queste poche righe perchè oramai, in tutta Italia, si sono costituite le assemblee costituenti regionali del Partito Democratico e alla luce di come sono andate le cose qui in Valle, cioè benissimo, voglio farti i miei auguri per il prosieguo dei lavori. Come dice il vecchio adagio: chi ben inizia è a metà dell'Opera.

Innanzitutto voglio ringraziarti per l'impegno che hai profuso e la spinta che hai dato a tutti noi nell'iniziare questa avventura. La Valle d'Aosta ha dimostrato di volersi occupare con vera passione della politica libera, che sta nascendo da premesse non ideologiche. Nella regione più piccola d'Italia, le previsioni parlavano di circa 2.000 votanti e invece domenica 14 ottobre ce ne sono stati oltre 3.500, quasi il doppio.

E pensa quale gioia è stata per me, ero vicepresidente al seggio di P.za Chanoux, quando ho letto che Veltroni e Franceschini si sono accorti - scrivendoti nel merito - che in questo seggio si erano presentate a votare 800 persone. Io so che, senza togliere nulla al comitato promotore, i manifesti sono un tuo elaborato: "Gente comune, per un partito non comune", e ora questo è diventato realtà. Lo si capisce dal partito che siamo riusciti a costruire, fatto di persone, idee, strumenti e prossimamente di luoghi nuovi dove ritrovarsi. Dobbiamo "costruire" il Pd Vd'A, con tutti quelli che ci hanno seguito dalla base, alla faccia di tutti quelli che ci hanno snobbato preparato trappole e anche se in pochi, abbandonato.

Quindi ringrazio te e tutti quei valdostani, donne, giovani, uomini che hanno scelto di contribuire a definire, con passione e responsabilità, un grande nuovo partito che rappresenti tutti gli italiani e nel caso specifico i valdostani, per avere un ruolo di primo piano in questa Regione. Basta con la subalternità ai partiti di maggioranza. Dobbiamo essere noi oggi a proporre una linea politica credibile e condivisibile per i valdostani. Basta con il gregariato politico attuale professato ancora oggi da alcuni consiglieri. Dovremo essere noi a dettare programmi e proposte innovative. E ce la possiamo fare vista la forza anche dell’esperienza che abbiamo accumulato come partiti democratici e popolari.

VOCI DALL"ASSEMBLEA DEI DELEGATI

Area Democratica di Giorgio Bruscia
E' mio parere che sia giunta l'ora di formalizzare al nostro interno, una nuova sensibilità politica con nuovi principi che contrastino il formarsi di stravolgimenti, incomprensioni che ci allontanano dal retroterra culturale liberalsocialista che ci ha distinto e connotato. La composizione di questa Area Democratica tende a colmare alcune mancanze, ripensare le diverse amnesie, correggere le molte revisioni che il nostro partito e qui parlo di quello regionale, ha patito costantemente nel tempo. Ho deciso di non confidare più sui nostri riformisti al prosciutto. Noi crediamo negli azzeramenti e nelle successive ricostruzioni. Non vogliamo più sentir parlare di riforma se la parola significa spostare due virgole, purché tutto resti com'è. Ad esempio si è capaci di riformare la complicata situazione finanziaria del partito rendendo inamovibile e certo l’autofinanziamento, basandolo su regole certe, chiare, condivise e rispettate?

La passione politica è finita? di Raimondo Donzel
“I partiti di oggi sono macchine di potere e di clientela: scarsa conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, programmi pochi o vaghi, passione civile, zero.” Queste sono parole di E. Berlinguer. Sono passati 25 anni; ma come sono attuali. La questione morale resta il punto di partenza di ogni ragionamento. È lì a pungolare il nostro agire quotidiano. Per ritrovare un luogo vero di dibattito, alcuni compagni hanno deciso di costruire un’Area democratica. Contro i metodi improvvisati e/o autoritari l’Area democratica vuole che la politica possa tornare ad essere spazio collettivo di espressione autentica delle persone. Fassino promuove il riformismo. Ma ci sono due riformismi. Quello delle chiacchiere e quello dei fatti, che crea rotture e anche scontro sociale (perché attacca lobbies e privilegi). Per fare le riforme ci vuole coraggio (Blair, Zapatero). Di quale riformismo stiamo parlando in Valle d’Aosta?

Partecipazione e discussione della base di Gianfranceschi Paolo
Che siamo tutti democratici non vuol dire nulla, la Partecipazione, la discussione, la sintesi, fanno la democrazia. La nascita di un partito democratico, non è un evento che innalza i nostri cuori. Sopratutto se di questo futuro partito non sappiamo nulla, se non cronache minuziose e forse faziose che documentano la ricerca d’affannosi equilibri tra gruppi dirigenti che lo promuovono o l'ostacolano. Quindi per tutto ciò attenderei i tempi del dibattito nazionale perchè i tempi unici e compressi sono sempre troppo coercitivi. In attesa aderirò al progetto di Area Democratica, proposto dal compagno Donzel dove la "partecipazione" "discussione" e "sintesi" dei compagni della base saranno essenziali, per continuare a lottare, e credere nei valori della sinistra.

Torniamo al dialogo con la gente di Emilio Zambon
Nonostante quel che se ne dica, la logica delle mozioni del Congresso di Quart non è affatto superata. Infatti, mai come oggi, il dibattito politico all’interno del nostro partito è bloccato in uno sterile ostacolarsi tra i due schieramenti, con mezzi talvolta ai limiti delle regole. Questo non interessa, anzi infastidisce i nostri iscritti della Base, che mai come adesso si sentono poco rappresentati dal Partito e faticano a comprendere il suo Gruppo Dirigente. Per un Partito che fa dell’etica la propria bandiera e della presenza sul territorio la propria forza trainante, questo è grave e ci obbliga ad una preoccupata riflessione. Dobbiamo tornare al dialogo con la gente comune; devono tornare argomento centrale del nostro discutere i problemi dei Cittadini e del Territorio, solo così potremo uscirne con un Partito più forte, rinnovato, credibile, Democratico.