giovedì 23 agosto 2007

RAIMONDO DAVIDE DONZEL PRIMO CANDIDATO ALLA SEGRETERIA REGIONALE DEL PD




15:50 PD: VDA;RAIMONDO DONZEL PRIMO CANDIDATO SEGRETARIO REGIONALE

(ANSA) - AOSTA, 23 AGO - Raimondo Donzel, 44 anni, insegnante di storia e filosofia, segretario regionale della Flc Cgil e membro della segreteria regionale della Cgil, è il primo candidato alla carica di segretario regionale del Partito democratico della Valle d'Aosta.

Donzel, la cui dichiarazione di intenti sarà presentata oggi, alle 17, al Cral Cogne di Aosta, dovrà raccogliere entro il prossimo 12 settembre almeno 250 firme per poter partecipare alle primarie previste il 14 ottobre prossimo. "La mia candidatura - spiega Donzel - nasce dalla società civile, ma spero che nei prossimi giorni possa raccogliere anche l'adesione dei partiti". (ANSA).


18:32 PD: VDA; CANDIDATURA DONZEL PER SUPERARE PERSONALISMI
V. 'PD: VDA; RAIMONDO DONZEL PRIMO CANDIDATO...' DELLE 15.52


(ANSA) - AOSTA, 23 AGO - "Anche in Valle d'Aosta serve un Partito democratico in grado di superare le lacerazioni, le divisioni e i personalismi". Lo ha dichiarato Raimondo Donzel, 44 anni, diessino di lungo corso, nell'annunciare la sua candidatura alla carica di segretario regionale del Pd.

L'ufficializzazione è avvenuta nel tardo pomeriggio di oggi nella sede del Cral Cogne di Aosta. "Bisogna lavorare - ha proseguito nella sua dichiarazione - alla costituzione di un partito democratico aperto e plurale fondato sulla trasparenza, sulla dimensione etica, sulle donne e sui giovani per rilanciare un progetto di coesione al servizio della comunità valdostana".

Primo candidato a scendere in campo, Donzel vede nel nascente Pd "un soggetto capace di aprire un periodo di riforme necessarie alla Regione, con la revisione dello Statuto di autonomia, e all'Italia, con l'aggiornamento della Costituzione". "Un processo - ha aggiunto - che deve essere condotto in un'ottica di collaborazione e con un atteggiamento bipartisan".

Per Donzel, inoltre, lo sviluppo della Valle d'Aosta passa "attraverso l'apertura all'esterno, affrontando la globalizzazione a viso aperto e sfruttando le potenzialità ambientali, turistiche, industriali e umane del territorio".

Raimondo Donzel si è dimesso dalla carica di segretario regionale della Flc Cgil e dalla segreteria regionale della Cgil. Ora dovrà raccogliere entro il prossimo 12 settembre almeno 250 firme per poter partecipare alle primarie previste il 14 ottobre prossimo. (ANSA).

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VOCI DALL"ASSEMBLEA DEI DELEGATI

Area Democratica di Giorgio Bruscia
E' mio parere che sia giunta l'ora di formalizzare al nostro interno, una nuova sensibilità politica con nuovi principi che contrastino il formarsi di stravolgimenti, incomprensioni che ci allontanano dal retroterra culturale liberalsocialista che ci ha distinto e connotato. La composizione di questa Area Democratica tende a colmare alcune mancanze, ripensare le diverse amnesie, correggere le molte revisioni che il nostro partito e qui parlo di quello regionale, ha patito costantemente nel tempo. Ho deciso di non confidare più sui nostri riformisti al prosciutto. Noi crediamo negli azzeramenti e nelle successive ricostruzioni. Non vogliamo più sentir parlare di riforma se la parola significa spostare due virgole, purché tutto resti com'è. Ad esempio si è capaci di riformare la complicata situazione finanziaria del partito rendendo inamovibile e certo l’autofinanziamento, basandolo su regole certe, chiare, condivise e rispettate?

La passione politica è finita? di Raimondo Donzel
“I partiti di oggi sono macchine di potere e di clientela: scarsa conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, programmi pochi o vaghi, passione civile, zero.” Queste sono parole di E. Berlinguer. Sono passati 25 anni; ma come sono attuali. La questione morale resta il punto di partenza di ogni ragionamento. È lì a pungolare il nostro agire quotidiano. Per ritrovare un luogo vero di dibattito, alcuni compagni hanno deciso di costruire un’Area democratica. Contro i metodi improvvisati e/o autoritari l’Area democratica vuole che la politica possa tornare ad essere spazio collettivo di espressione autentica delle persone. Fassino promuove il riformismo. Ma ci sono due riformismi. Quello delle chiacchiere e quello dei fatti, che crea rotture e anche scontro sociale (perché attacca lobbies e privilegi). Per fare le riforme ci vuole coraggio (Blair, Zapatero). Di quale riformismo stiamo parlando in Valle d’Aosta?

Partecipazione e discussione della base di Gianfranceschi Paolo
Che siamo tutti democratici non vuol dire nulla, la Partecipazione, la discussione, la sintesi, fanno la democrazia. La nascita di un partito democratico, non è un evento che innalza i nostri cuori. Sopratutto se di questo futuro partito non sappiamo nulla, se non cronache minuziose e forse faziose che documentano la ricerca d’affannosi equilibri tra gruppi dirigenti che lo promuovono o l'ostacolano. Quindi per tutto ciò attenderei i tempi del dibattito nazionale perchè i tempi unici e compressi sono sempre troppo coercitivi. In attesa aderirò al progetto di Area Democratica, proposto dal compagno Donzel dove la "partecipazione" "discussione" e "sintesi" dei compagni della base saranno essenziali, per continuare a lottare, e credere nei valori della sinistra.

Torniamo al dialogo con la gente di Emilio Zambon
Nonostante quel che se ne dica, la logica delle mozioni del Congresso di Quart non è affatto superata. Infatti, mai come oggi, il dibattito politico all’interno del nostro partito è bloccato in uno sterile ostacolarsi tra i due schieramenti, con mezzi talvolta ai limiti delle regole. Questo non interessa, anzi infastidisce i nostri iscritti della Base, che mai come adesso si sentono poco rappresentati dal Partito e faticano a comprendere il suo Gruppo Dirigente. Per un Partito che fa dell’etica la propria bandiera e della presenza sul territorio la propria forza trainante, questo è grave e ci obbliga ad una preoccupata riflessione. Dobbiamo tornare al dialogo con la gente comune; devono tornare argomento centrale del nostro discutere i problemi dei Cittadini e del Territorio, solo così potremo uscirne con un Partito più forte, rinnovato, credibile, Democratico.